Parmigiano Reggiano: tutela d’obbligo per i Paesi della Ue

indexFinalmente si è compiuto l’ultimo passo per un deciso  rafforzamento del sistema di tutela europeo per il Parmigiano- Reggiano – la dop europea più imitata nel mondo – e per tante altre eccellenze agroalimentari italiane: un percorso lungo, che ci ha impegnato per anni, e di cui oggi cogliamo con grande soddisfazione gli esiti”. Giuseppe Alai, presidente del Consorzio del Parmigiano-Reggiano, ha commentato così l’approvazione, da parte del Parlamento Europeo riunito in seduta plenaria, del “Pacchetto qualità” relativo ai prodotti agricoli DOP, IGP e STG. Il primo elemento che rende piena la soddisfazione del Consorzio del Parmigiano-Reggiano è legato proprio a quella tutela “ex-officio” che impegna gli Stati membri della UE a monitorare e a far rispettare nei propri territori le denominazioni protette provenienti da altri Paesi. “Un passo in avanti decisivo – spiega Alai – per un sistema di protezione non più basato solo sul lavoro degli enti di tutela a contrasto di contraffazioni e frodi, ma fondato su un obbligo di intervento degli stessi Stati in una logica di reciprocità e, perciò, di vera Comunità Europea”. “In questi anni – prosegue il presidente del Consorzio del Parmigiano- Reggiano – siamo intervenuti decine di volte per
stroncare l’uso improprio del termine “parmesan” e di tanti altre denominazioni evocative del nostro marchio, di cui già avevamo ottenuto l’interdizione da parte della Corte di Giustizia; oggi questa vigilanza e tutte le azioni di contrasto si semplificano enormemente, e il dato più rilevante è il fatto che finalmente si sancisce un principio di corresponsabilità e di collaborazione tra Stati che tutela produttori e consumatori”. La strada per l’approvazione del “pacchetto qualità” era stata spianata nel giugno 2011 dalla Commissione Agricoltura presieduta dalI’on. Paolo De Castro, che tre mesi più tardi, in un convegno a Reggio Emilia, aveva lanciato dure parole: “senza l’adozione delle riforme che riguardano la gestione dei volumi produttivi e le norme di tutela della qualità – disse De Castro – in Parlamento non approveremo nessun pacchetto che ci venga proposto”. “Proprio all’on. De Castro, alla sua tenacia, all’impegno degli on. Herbert Dorfmann e Giancarlo Scottà, membri della Commissione Agricoltura e fautori del progetto, unito a quello della relatrice Iratxe García Pérez – afferma Alai – va il nostro particolare ringraziamento.” Ma la soddisfazione del Consorzio non si ferma qui. Il ‘Pacchetto qualità‘ – spiega il presidente – riconosce in termini, mai così espliciti, il ruolo dei consorzi di tutela anche in materia di valorizzazione del prodotto, riconoscendo così la validità delle azioni promosse sul piano della tutela dei redditi dei produttori. Contemporaneamente – e anche
questo rappresenta un passaggio fondamentale per tante aree del nostro Paese e ampie zone di produzione del Parmigiano- Reggiano – definisce le menzioni di qualità facoltative,
aprendo nuove strade di valorizzazione, ad esempio, per il prodotto di montagna, fissando i criteri in base ai quali l’uso di questa menzione sarà possibile, scongiurando così il rischio di abusi”.

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