di Federico Grazioli, Presidente ACCREDIA
ACCREDIA è stata designata nel 2009 dal Governo italiano come Ente unico nazionale di accreditamento in conformità al Regolamento europeo 765 del 2008 per l’accreditamento e la vigilanza del mercato. L’accreditamento, attivo in Europa da più di vent’anni, è stato così riconosciuto anche nel nostro Paese come istituto formale che garantisce un’autorevole attestazione della competenza tecnica, dell’imparzialità, della trasparenza e dell’indipendenza degli operatori della valutazione di conformità, ovvero organismi e laboratori. Oggi il servizio è svolto nell’interesse pubblico ed è uno strumento di politica economica – a livello nazionale ed europeo – a vantaggio delle imprese, che operano su mercati globali a crescenti livelli di competitività, dei cittadini, che chiedono di consumare prodotti e servizi sicuri e di qualità, e delle Pubbliche Amministrazioni. Il riconoscimento del ruolo di Ente unico da parte delle Autorità nazionali ha dunque sancito la credibilità del sistema di valutazione di modello europeo gestito da ACCREDIA sulla base del principio della sussidiarietà pubblico-privato. ACCREDIA è infatti un soggetto privato, investito di una delega del Governo, che vigila su di esso attraverso il Ministero dello Sviluppo economico. Negli ultimi anni, in particolare, il ruolo dell’Ente unico di accreditamento quale partner della Pubblica Amministrazione si è decisamente rafforzato. Tra il 2009 e il 2010, con l’entrata in vigore dei Regolamenti comunitari per il biologico, i marchi agroalimentari di qualità e il mercato vitivinicolo, ACCREDIA è diventata responsabile dell’accreditamento degli organismi di controllo dei prodotti regolamentati (BIO, DOP, IGP, STG e vini) e nel 2011 ha stretto numerose convenzioni con i Ministeri (Sviluppo Economico, Lavoro, Infrastrutture e Trasporti e Ambiente), che le hanno affidato un’ampia gamma di attività nei settori cogenti per lo svolgimento delle attività istruttorie per le Direttive del Nuovo approccio e altri Regolamenti comunitari. All’attività di verifica, si collega quella di delibera, condotta dai Comitati Settoriali di Accreditamento – CSA, composti da personale altamente specializzato nelle aree di competenza: Certificazione e Ispezione (CASDC), Laboratori di prova e Laboratori di prova per la Sicurezza degli alimenti (CSADL/DS), Laboratori di Taratura (CSADT), Organismi Notificati (CSAOONN) e Ambiente (CSAAMB). L’efficacia dell’attività di valutazione si esprime anche attraverso i provvedimenti sanzionatori che vengono comminati ai soggetti inadempienti. Se un organismo o laboratorio risulta irregolare durante una verifica, il suo accreditamento può essere ridotto, sospeso o revocato. Con particolare riferimento al settore agroalimentare, negli ultimi 3 anni, con l’entrata in vigore dei Regolamenti comunitari, su 47 organismi richiedenti l’accreditamento, 4 non sono stati valutati conformi alle norme applicabili, a 3 soggetti è stato successivamente sospeso l’accreditamento e a 1 è stato revocato, secondo le regole ACCREDIA in vigore. In EA (European co-operation for Accreditation), che rappresenta l’infrastruttura europea di accreditamento, ACCREDIA è attiva all’interno del Food Committee e dell’Organic Task Force – specifica per le produzioni biologiche – per definire, insieme agli Enti di accreditamento degli altri Paesi, modalità tecniche uniformi per la valutazione della conformità degli organismi di certificazione nel settore agroalimentare. Stabilire le best practice in questo settore e perseguire l’armonizzazione dei comportamenti rappresenta un contributo fondamentale dell’accreditamento alla definizione delle politiche agricole comunitarie, non disgiunto dal ruolo di promozione e valorizzazione degli strumenti stessi.
PROFESSIONE VALUTATORE Il professionista che voglia operare nel settore della valutazione della conformità (come ispettore di un Ente di accreditamento – assessor – o di un organismo – auditor) deve soddisfare determinati requisiti in termini di livello di istruzione, formazione specifica, esperienza lavorativa e caratteristiche personali. Tali criteri, che includono le modalità di mantenimento, miglioramento e valutazione della competenza, sono definite nelle procedure interne dell’Ente o dell’organismo, nelle serie specifiche di standard ISO e nelle norme di riferimento per l’accreditamento o la certificazione/ispezione. L’attività di ispettore è uno sbocco professionale per persone esperte che ambiscano a un ruolo di responsabilità a coronamento di un percorso di particolare specializzazione, che può essere intrapreso con successo anche da laureati in agronomia o scienze forestali. Il percorso tradizionale per diventare ispettore ACCREDIA
prevede tre tappe fondamentali di addestramento, volte a dimostrare il “sapere”, il “saper fare” e il “saper essere”: trascorso un primo periodo come osservatore, il candidato viene qualificato come addetto alla verifica ispettiva e infine responsabile del gruppo di verifica ispettiva. Tra i requisiti di base, si richiede un’istruzione di livello secondario; 5 anni di esperienza di lavoro complessiva, di cui un minimo di 2 (variabile in funzione dello schema di accreditamento in cui va ad operare) nel campo dei sistemi di gestione; corsi specifici di formazione e addestramento come auditor (il parametro minimo è il corso qualificato di 40 ore) e una corrispondente esperienza sul campo in termini di numero di verifiche (in sede e in accompagnamento), effettuate prima come osservatore e poi come ispettore. È inoltre essenziale la conoscenza dell’inglese, per lo studio degli standard internazionali e per l’elevato livello di internazionalità intrinseco all’attività di accreditamento, svolta in tutti i Paesi del mondo e disciplinata in maniera uniforme dagli Enti sovranazionali di accreditamento EA, IAF, ILAC e dalla Comunità europea con il Regolamento 765. In campo, l’ispettore deve dimostrare la capacità di valutare l’operato di un organismo o laboratorio secondo i requisiti di accreditamento (verifica in sede), ma anche valutare le competenze degli ispettori/auditor dell’organismo impegnato in verifica (audit) presso le aziende certificate o da certificare (verifica in accompagnamento). In funzione degli schemi di accreditamento per i quali deve eseguire le verifiche (dei sistemi di gestione qualità, ambiente, sicurezza alimentare; dei prodotti; delle figure professionali, ecc.) e dei settori merceologici delle aziende verificate in accompagnamento (che coprono tutti i campi, dall’edilizia all’alimentare, dalla formazione ai trasporti), l’ispettore dovrà inoltre dimostrare il possesso di competenze specifiche.
ACCREDITAMENTI E CERTIFICAZIONI NEL SETTORE AGROALIMENTARE L’approccio alla certificazione nel settore agroalimentare si contraddistingue per la specificità della domanda a cui deve rispondere, proveniente dal mercato in generale, e
dal consumatore in ultima ma più importante istanza: la richiesta di qualità non si può disgiungere da un’esigenza di sicurezza alimentare, che ne è un ineludibile pre-requisito.
Alla base del sistema di garanzia della qualità e sicurezza dei prodotti, fondamentali sono le competenze e le responsabilità di ACCREDIA come Ente unico italiano di accreditamento, per il ruolo chiave che svolge nel meccanismo di controllo degli operatori del comparto agroalimentare. In questo settore, l’attività di ACCREDIA è molteplice e articolata, dal momento che l’accreditamento riguarda larga parte delle certificazioni regolamentate e volontarie, nonché un’ampia gamma di prove di laboratorio di settore. In ambito “regolamentato”, ACCREDIA svolge l’attività di valutazione degli organismi di certificazione dei prodotti ai sensi dei Regolamenti comunitari che disciplinano le produzioni biologiche (Reg 834/2007), a marchio DOP e IGP (Reg. CE 510/2006), STG (Reg CE 509/2006) e il mercato vitivinicolo (Reg CE 491/2009). L’Ente opera con il riconoscimento ed in piena collaborazione con il MIPAAF che autorizza a operare solo gli organismi che hanno conseguito l’accreditamento, e l’attività di valutazione nel settore è strutturata ad alti livelli di professionalità, basata anche sul fatto che è operativo uno specifico Sottocomitato di Accreditamento, dedicato in via esclusiva alle produzioni agroalimentari di qualità. In questo contesto, le Autorità competenti (Ministero e Regioni) non perdono le proprie funzioni di controllo, svolgendo attività di vigilanza presso gli operatori. A livello di mercato, gli organismi accreditati hanno certificato nel 2011 circa 50mila operatori per il biologico (produttori, preparatori e importatori) e 84mila aziende a marchio DOP, IGP e STG. In ambito volontario, ACCREDIA gestisce l’attività di verifica degli organismi che rilasciano certificazioni di prodotto e certificazioni di sistema di gestione in conformità a disciplinari privati e norme tecniche volontarie, nazionali e/o internazionali (UNI, EN, ISO). Tra i numerosi schemi di prodotto privati o proprietari si citano BRC, IFS, GLOBALG.A.P., NO OGM, nonché le certificazioni forestali (gestione sostenibile e catena di custodia). Il volume di attività è in continua espansione per quanto riguarda i sistemi di gestione per la sicurezza degli alimenti, con la crescente diffusione delle certificazioni FSM – Food safety management systems e FSSC 22000 – Food safety systems. In pochi anni, gli organismi di certificazione FSM sono arrivati a coprire il 6% degli accreditamenti. Ad ACCREDIA, inoltre, fanno capo oltre 1000 laboratori di prova, di cui circa il 60% rilascia attestazioni che riguardano il settore agroalimentare. Dalle analisi sul vino alla ricerca di parassiti, dalle acque al latte, l’azione di questi laboratori è assolutamente essenziale. In particolare, l’attività di valutazione e di accreditamento dei laboratori di prova per la sicurezza degli alimenti è volta a garantire la sicurezza degli alimenti in ambito cogente.
I NUMERI DI ACCREDIA ACCREDIA riunisce tra i suoi 66 associati i principali soggetti istituzionali, scientifici e tecnici, economici e sociali che hanno interesse nelle attività di accreditamento e certificazione. Fra questi 9 Ministeri soci di diritto (Sviluppo Economico, Ambiente, Difesa, Interno, Infrastrutture, Lavoro, Politiche Agricole, Salute, Istruzione); 24 soci promotori, tra Enti pubblici nazionali, Organizzazioni imprenditoriali o del lavoro, Enti di normazione, Grandi committenti; e 33 soci ordinari, fra cui il CONAF. Sono 189 gli organismi di certificazione, di ispezione e di verifica, per complessivi 353 accreditamenti, distribuiti in vari schemi, fra cui 91 SGQ (Sistemi di gestione per la qualità). Può contare su 1010 laboratori di prova e laboratori di prova per la sicurezza degli alimenti, soprattutto nei settori chimico e biologico (controllo dei prodotti alimentari, analisi ambientali, analisi merceologiche); 2 Proficiency Testing Providers (Organizzatori di circuiti interlaboratorio) oltre a 170 laboratori di taratura. L’attività di valutazione di Accredia si sviluppa in 6.612 giornate di verifica da parte degli Ispettori dei Laboratori di prova e Laboratori di prova per la sicurezza degli alimenti; 2.560 giornate di verifica da parte degli Ispettori del Dipartimento Certificazione e Ispezione; e 541 giornate di verifica da parte degli Ispettori del Dipartimento Laboratori di taratura. Sono circa 165.000 le certificazioni di sistemi di gestione (siti aziendali certificati); e oltre 80mila le figure professionali certificate.