Una sfida per il trasferimento tecnologico e l’innovazione in campo agronomico ed agroalimentare

indexdi Massimo Iannetta, Responsabile ENEA Unità Tecnica “Sviluppo Sostenibile ed Innovazione del Sistema Agro-industriale

Fin dalla fine degli anni ’50 l’ENEA è impegnato in attività di ricerca e di innovazione tecnologica nel settore delle biotecnologie, del sistema agroalimentare e ambientale fin dagli anni ’50 ed ha conseguito in tale ambito significativi risultati in termini scientifici ed economici, quali i brevetti relativi alla costituzione di nuove varietà vegetali di indubbio successo nazionale e internazionale (Rossi L., 2010)».

Il Centro Servizi Avanzati per l’Agro-industria (CSAgri) dell’ENEA

Per dare pratica attuazione al mandato ricevuto nell’ambito della legge istitutiva dell’Agenzia ENEA, l’Unità Tecnica Sviluppo Sostenibile ed Innovazione del Sistema Agro-industriale (UTAGRI) persegue obiettivi di innovazione del sistema produttivo agro-industriale nazionale per ottenere prodotti alimentari di qualità sempre crescente e competitivi, attraverso processi più sostenibili, più efficienti in termini energetici e più sicuri per la salute dei consumatori. Il conseguimento di tali finalità richiede una sempre maggiore integrazione con le imprese che operano all’interno delle diverse filiere agro-alimentari, per una migliore attività congiunta di ricerca applicata e di produzione di innovazione in un settore strategico per l’economia del nostro Paese. Un miglior collegamento tra mondo della ricerca, imprese e territorio (amministrazioni centrali e periferiche), potrebbe migliorare le suddette performance. A tal fine è stato costituito il Centro Servizi Avanzati per l’Agro-industria (CSAgri) allo scopo di rendere disponibile alle Imprese il patrimonio ENEA di competenze qualificate e di infrastrutture di R&S (Laboratori, Impianti e Strumentazioni) a sostegno di azioni di interesse congiunto nello specifico settore. Il Progetto si rivolge anche alla Pubblica Amministrazione, centrale e territoriale, interessata a valutare, sperimentare ed acquisire direttamente tecnologie innovative sviluppate da PMI e organismi di ricerca e/o a sostenere specifiche iniziative pubblico-private. Il Progetto si inquadra anche nel solco delle raccomandazioni che giungono dall’Europa. La Commissione dell’Ue ha presentato il 14 ottobre 2011 una comunicazione strategica sul rafforzamento della competitività dell’industria (COM 2011/642). Tra le misure per la competitività proposte dalla Commissione Ue si indica esplicitamente la necessità di fornire supporto ai servizi innovativi in base a risultati misurabili e contribuire al partenariato per l’innovazione nonché a progetti di dimostrazione su vasta scala».

I servizi alle imprese
Secondo la Commissione Ue, rivestono sempre maggiore importanza come fonti d’innovazione, di nuove tecnologie e di miglioramento del rendimento. Questi servizi si sono integrati alle catene di valorizzazione di altre branche di attività mediante i consumi intermedi, la produzione di conoscenze e flussi tecnologici, il che rappresenta un’opportunità per il settore manifatturiero europeo di aprire nuovi mercati e trovare nuove fonti di reddito per i prodotti. La Relazione sulla competitività 2011, che è alla base della suddetta comunicazione strategica, ha posto grande rilievo al ruolo dei knowledge-intensive business services (KIBS) per la prossima Programmazione Europea
2014-2020 (Horizon 2020).

Le finalità dell’iniziativa
Le finalità del Centro Servizi Avanzati per l’Agro-industria (CSAgri) dell’ENEA sono:

1 > Favorire l’investimento in R&S da parte delle PMI, da realizzare attraverso
le seguenti azioni:
a) Sostegno alla domanda di innovazione delle imprese PMI – messa a disposizione di facilities della ricerca (strumentazioni e impianti) e di servizi tecnologici avanzati, allo scopo di sviluppare congiuntamente approcci e soluzioni innovative volti al superamento di problematiche specifiche della filiera produttiva e a facilitare la qualificazione e la
certificazione delle produzioni alimentari;

b) ricerca collaborativa – finanziamento di progetti di R&S portati avanti dalle piccole e medie imprese in collaborazione con ENEA. 2 > Partecipazione di PMI a bandi europei e nazionali e attivazione di reti di impresa, networking interregionale e transnazionale, da realizzare attraverso le seguenti azioni: a) partecipazione di PMI a bandi europei e nazionali – realizzazione di un servizio di supporto alla partecipazione, anche congiunta ad ENEA, delle PMI a progetti di R&ST e trasferimento tecnologico a livello europeo
e nazionale, tramite interventi di informazione, formazione e assistenza a livello locale e internazionale. b) reti di impresa e networking interregionale e transnazionale – creazione
di un sistema di collaborazione permanente tra imprese e tra imprese e operatori della ricerca attraverso partenariati nazionali ed esteri, cluster interregionali e di imprese e business/research social networking;
3 > Creazione di imprese innovative , da realizzare attraverso le seguenti azioni: a) creazione di imprese spin-off e start up a partire da idee innovative; miglioramento della competitività di impresa – realizzazione di progetti di innovazione di PMI interessate ad avviare processi di rinnovamento e/o avanzamento tecnologico;b) creazione di nuove imprese di interesse della Pubblica Amministrazione – sostegno ad iniziative pubblico-private dedicate alla Pubblica Amministrazione, centrale e su base territoriale, interessata a sperimentare ed acquisire direttamente tecnologie innovative sviluppate da PMI e organismi di ricerca.

Il modello operativo proposto ed i servizi offerti
Il CSAgri opera attraverso la collaborazione con Federalimentare,  che svolge un importante ruolo di networking nell’ambito delle PMI dell’agro-industria ed il Consorzio partecipato ENEA In.Bio, incubatore di imprese innovative. I prodotti ed i servizi che il CSAgri è in grado di offrire alle imprese agro-alimentari, interessate allo sviluppo di specifici filoni di ricerca e di approfondimento delle proprie attività, sono di seguito brevemente riassunti: Prestazione di Servizi Scientifici e Tecnologici Avanzati;  Prestazione di Servizi di Consulenza; Incubazione di nuove imprese innovative; Ospitalità di soggetti terzi, anche per ricerca collaborativa. E’ in corso il coinvolgimento di altre entità
pubbliche e/o private nel rapporto di collaborazione con il CSAgri.

Lo scenario economico
Il reperimento delle risorse economiche necessarie all’attuazione del Progetto fanno riferimento ai seguenti strumenti e ad altri che saranno successivamente individuati: redito d’imposta e riduzione del cuneo fiscale istituito con “Legge di stabilità 2013” a favore delle
imprese che finanziano progetti di ricerca con Università o Enti pubblici di ricerca e organismi di ricerca; bandi internazionali, nazionali e regionali per la realizzazione di progetti congiunti pubblico-privati; sfruttamento della proprietà intellettuale; committenza pubblica.

Conclusioni
Le problematiche connesse alla produzione di alimenti e quindi al sistema agricolo ed agroindustriale, necessitano, per essere affrontate, di una prospettiva multidisciplinare. Un approccio integrato che consideri non solo la produzione primaria degli alimenti, legata all’agricoltura, la sua trasformazione industriale, la distribuzione ma anche la questione energetica, l’ambiente, l’alimentazione, la nutrizione e le abitudini alimentari dei consumatori. Occorre pertanto sviluppare ed implementare tutte le cosiddette Best Available Technics finalizzate al miglioramento delle performance di filiera, come ottimizzare l’uso degli input di produzione agricola; recuperare e valorizzare i reflui ed i
residui agricoli e zootecnici; promuovere nuovi modelli di produzione e consumo; innovare i processi di trasformazione industriale, i prodotti e il packaging; migliorare la logistica intermodale per il trasporto dei prodotti agro-industriali; ridurre le perdite agricole e gli sprechi alimentari. Ancora più importante nel rapporto con le imprese ed il territorio è
l’individuazione e la rimozione delle barriere tecniche, economiche, normative, burocratiche, sociali e culturali che limitano l’adozione dell’innovazione orientata alla Green Economy. E’ in questo ambito che i dottori agronomi e forestali giocano un ruolo strategico nell’intercettare le criticità e le inerzie del sistema e, avendone gli strumenti professionali e culturali, attivarsi per rimuoverli, favorendo processi virtuosi di trasferimento tecnologico ed innovazione.

Share via email