«Prima le Cinque Terre, poi Genova, oggi l’alluvione di Messina. Ancora cronache di morti e distruzione nelle città e nelle campagne. Ancora una volta la causa è la mancanza di prevenzione: è necessaria, nel più breve tempo possibile, una legge che fermi il consumo di suolo e introduca strumenti finanziari finalizzati alla realizzazione di opere di manutenzione del territorio in grado di inserire diritti ecologici e paesaggistici che devono sostituire gli oneri di urbanizzazione».
Lo sottolinea Andrea Sisti, presidente del CONAF (Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali), in occasione dell’alluvione che ha colpito nelle ultime ore la città di Messina, con conseguenze ancora una volta tragiche.
«Non c’è più tempo da perdere – aggiunge il presidente Conaf, Sisti – occorre invertire la rotta, altrimenti non ci sarà sviluppo senza territorio. Dobbiamo riqualificare le città nell’ottica di interconnettere e interconnetterle con il territorio circostante. Un’operazione non più procrastinabile che deve necessariamente portare a cambiare i sistemi di tassazione sul territorio per migliorare la qualità degli insediamenti. Le amministrazioni comunali e gli enti preposti – è l’appello di Sisti – devono essere obbligati con questa modalità di contribuzione a fare interventi per la salvaguardia del territorio e non deturparlo».