Il punto di vista della grande distribuzione: ecco come Conad garantisce i consumatori

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Intervista di Lorenzo Benocci a Di Girolamo – Qualità e Sviluppo Conad

La sicurezza alimentare per gran parte dei consumatori passa dalla grande distribuzione organizzata (Gdo), l’ultima tappa prima che le produzioni della terra arrivino in tavola. Pietro Maria Di Girolamo, responsabile Qualità e Sviluppo di Conad, ci spiega come l’azienda agisce nel tema della qualità e sicurezza alimentare per quanto riguarda le prodzione ortofrutticole.

Quali sono i requisiti che adotta il marchio Conad in fatto di valutazione dei fornitori?

Il “sistema Conad” prevede la valutazione dei Fornitori di prodotti ortofrutticoli a fronte del documento contrattuale “Linee Guida per i Fornitori Qualificati Conad”. Ogni Fornitore riceve una visita di “Qualifica pre-fornitura” e periodiche verifiche di sorveglianza la cui frequenza è definita in funzione di diverse variabili, tra le quali:
> rischi associati alla realizzazione della tipologia di prodotto;
> livello qualitativo del Fornitore, documentato da rapporti
di valutazione;
> conformità alle specifiche CONAD delle precedenti
forniture, comprovate da attestazioni analitiche;
> eventuali reclami;
> presenza di Certificazioni accettate da Conad;
> “profondità” della filiera;
> Area produttiva critica per requisiti di sicurezza e/o etici.
Conad svolge queste verifiche quando esiste una necessità commerciale di attivazione nuove forniture/fornitori utilizzando il sistema della “seconda parte” ovvero assegnando incarichi in outsourcing a società e free-lance specializzati in auditing. Le Linee Guida Conad che il fornitore è tenuto a rispettare elencano requisiti cosiddetti di “sistema” (autocontrollo, registrazioni, ecc.) e requisiti di processo (approvvigionamenti, controllo della filiera, trattamenti, contaminazioni, gestione attrezzature – es. irroratrici -, rintracciabilità, ecc.). Alcuni requisiti sono ritenuti di fondamentale rilievo e presuppongono la sospensione delle attività di qualifica se non rispettati appieno. Ogni revisione di qualsiasi Linea Guida di Conad viene sottoposta a una pre-valutazione da parte di un Gruppo di Approvazione, costituito da rappresentanti di ciascuna parte potenzialmente interessata al processo di valutazione di Fornitori di prodotti a marchio (auditor, Enti di Certificazione, Università, Enti ufficiali di controllo, Consumatori).

Come viene affrontata la gestione dei diversi marchi (Private label/ Bio/Dop/Igp/Convenzionale) e come vengono presentati al consumatore finale?
L’ortofrutta Conad è gestita fondamentalmente attraverso tre canali. In primis Conad Percorso Qualità, dove la filiera è controllata dalla produzione alla distribuzione. Il beneficio principale è la sicurezza nella provenienza e nella filiera di produzione. La ‘reason why’, i controlli al di sopra di quelli previsti dalla legge. Quindi Sapori e Dintorni Conad: prodotti tipici (IGP, DOP e tradizionali). La qualità intesa come particolarità nel sapore, viene raggiunta con una linea di prodotti tipici regionali (riconoscimenti DOP, IGP, prodotti agroalimentari tradizionali) con forte identità nella tradizione locale. Infine c’è lo sfuso/confezionato a marchio del fornitore: tutto ciò che viene veicolato con marchio del fornitore (compreso bio) o privo di marchio.

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